π²π½ I droni dei Narcos
Come i cartelli della droga usano gli Uav; scopri il nuovo eBook di Aliseo
Nellβuscita di oggi
π²π½ La rivoluzione dei droni investe anche i cartelli messicani
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π²π½ La rivoluzione dei droni investe anche i cartelli messicani
di Carlo Andrea Mercuri
Lβeco tecnologico dei nuovi mezzi militari impiegati in Ucraina si riverbera oltre i confini del conflitto in corso in est Europa. A oltre 10mila chilometri di distanza, lβimpiego delle nuove tecnologie militari viene assimilato anche da soggetti non statuali.
La guerra in Ucraina ha aperto il vaso di Pandora sullβutilizzo dei droni in azioni di combattimento. Letali, economici e pilotabili da remoto, questi strumenti sembrano adattarsi perfettamente ai molteplici scopi dei cartelli della droga messicani, specialmente dopo il ritorno di Trump alla Casa Bianca.
La stretta attorno ai cartelli voluta dallβamministrazione repubblicana, ha innalzato il livello dello scontro aprendo a un possibile utilizzo dei velivoli a pilotaggio remoto da parte delle organizzazioni criminali contro le Forze armate americane stesse.
Invero, oggi i narcos hanno giΓ fatto proprio lβutilizzo di droni con scopi sia di sorveglianza che per integrare il traffico di stupefacenti oltre confine. Proprio i movimenti della Us Border Patrol sono oggetto di continui monitoraggi da parte dei velivoli a pilotaggio remoto in mano ai cartelli.
Dal 2024, lβimplementazione dei droni nellβarsenale dei cartelli ha assunto anche carattere offensivo come nuova tattica di guerriglia contro i gruppi rivali e contro le forze dellβordine messicane.
I droni nella guerra dei narcos
Lβescalation di violenza che coinvolge lβuso degli Uav da parte della criminalitΓ organizzata diviene virale quando il cartello di Los Zetas pubblica nel 2024 un video nel quale un drone civile riconvertito rilascia una granata su unβauto di un cartello rivale nello Stato di MichoacΓ‘n.
Il video mostra lo sgancio di una testata artigianale a caduta libera da unβaltezza considerevole, mostrando anche lβabilitΓ dellβoperatore ai comandi del velivolo a pilotaggio remoto.
Le offensive portate tramite Uav si intensificano con il tempo, travalicando il confine della guerra tra gang. Ad agosto 2024 diventano bersaglio dei droni del cartello anche le forze di sicurezza messicane.
Sempre nello Stato di MichoacΓ‘n, viene condotto tramite un drone un attacco aereo su una stazione di polizia. Nella cittΓ di Buenavista il quartier generale della polizia municipale viene bersagliato con ordigni sganciati da un velivolo a pilotaggio remoto che provoca tre esplosioni, senza tuttavia registrare vittime.
A cavallo tra gennaio e febbraio 2025 si innalza il livello dello scontro. Un ufficiale dellβesercito messicano, un soldato e un agente di polizia vengono ricoverati dopo aver subito un attacco esplosivo portato a compimento da un drone dei narcos, vicino Guadalupe y Calvo, nello stato di Chihuahua.
La tecnologia dei droni diviene parte integrante delle tattiche dei narcos a tal punto che nellβaprile del 2023 viene ritrovata una patch in stile militare riportante la dicitura operadores droneros e la sigla del Cartel Jalisco Nueva GeneraciΓ³n (Cjng).
Lβadozione di toppe di stampo militare Γ¨ utile ai cartelli al fine di organizzare militarmente la struttura interna e la relativa identitΓ , oltre a pubblicizzare la fedeltΓ verso i propri leader. Le Fuerzas Especiales Mencho, ad esempio, sempre appartenente al Cjng, riporta sulla propria patch identificativa il soprannome di Nemesio Oseguera Cervantes, alias βEl Mencho.β
Il Cjng Γ¨ stato uno dei pionieri nellβutilizzo dello strumento tecnologico aereo a pilotaggio remoto. Oltre che farne utilizzo per i propri scopi, il Cartello ha provveduto ad addestrare unitΓ di operatori droni presso organizzazioni alleate come la Familia Michoacana.
Ad oggi il Cjng Γ¨ forse il cartello con la piΓΉ solida esperienza nellβutilizzo degli Uav, riuscendo a compiere agilmente sia missioni Isr (Intelligence, surveillance e reconnaissance) che dβattacco tramite Ied (Improvised explosive devices).
I droni come strumento di intelligence
Se lβutilizzo del drone come strumento bellico da parte dei cartelli Γ¨ ancora in una fase di gestazione poco piΓΉ che rudimentale, lo stesso non puΓ² dirsi per le tattiche Isr e per il traffico transfrontaliero di stupefacenti dal Messico agli Stati Uniti.
Le organizzazioni criminali stanno sfruttando con profitto le qualitΓ aeree degli Uav per identificare e tracciare i movimenti della Border Patrol, lβagenzia federale incaricata del controllo delle frontiere degli Stati Uniti.
Walter N. Slosar, Chief Agent della Border Patrol di El Paso (Texas) afferma che i cartelli usano i droni per identificare la posizione degli agenti e Β«capire come gestire gli ingressi (di stupefacenti)Β». Proprio nella cittadina di El Paso si registrano quotidianamente avvistamenti aerei di droni del cartello che, pilotati dal Messico, sganciano droga oltre confine.
Il vicedirettore per le operazioni dello Stato Maggiore congiunto, il Contrammiraglio Paul Spedero Jr. ha confermato quanto detto da Slosar, affermando che i cartelli hanno usato droni per missioni di sorveglianza funzionali a valutare le dimensioni delle truppe sul campo, i relativi movimenti, riuscendo finanche a utilizzare i velivoli per attacchi cinetici.
Pratiche che sembrano essersi intensificate da quando lβamministrazione Trump ha designato i principali cartelli della droga come Foreign Terrorist Organizations (Ftos).
Questo ha permesso alle agenzie federali di aumentare la pressione sulle organizzazioni malavitose, consentendo di effettuare blocchi finanziari nei loro confronti. Per contro, perΓ², ha innalzato il livello dello scontro con i cartelli, portando a unβulteriore sofisticazione dei mezzi utilizzati.
Le organizzazioni criminali oggi, infatti, non si limitano solo allβutilizzo di droni, ma anche di tecnologie ad essi correlate. Sui social media (utilizzati dai cartelli per veicolare messaggi di potere e influenza, oltre che per reclutare nuovi membri) sono stati pubblicati contenuti in cui membri della La Mayiza (fazione del cartello di Sinaloa) utilizzano tecnologie di disturbo, i cosiddetti drone-jammers, per contrastare le operazioni delle agenzie governative.
Sono stati individuati nei contenuti social di questi gruppi dispositivi estremamente avanzati, prodotti dalla cinese SkyFend Technology. Lβazienda di Shenzhen Γ¨ leader nella produzione di dispositivi di Counter-Unmanned Aircraft Systems e i suoi apparecchi sembrano essersi diffusi tra i narcos messicani.
Strumenti come lβHunter e lo SkyFend Spoofer sono stati visti in mano agli operatori dei cartelli. Il primo, un dispositivo dalla forma di un fucile, opera come un jammer di segnale, interrompendo il controllo di Uav nemici entro il raggio di tre chilometri.
Lo Spoofer, un dispositivo indossabile come uno zaino, emette falsi segnali nel raggio di un paio di chilometri che fanno perdere il controllo dei droni, costringendoli a schiantarsi o a ritirarsi.
Quelli sopraelencati sono strumenti dai costi unitari estremamente elevati (lβHunter si aggira attorno ai 100mila dollari per unitΓ ) che consentono ai cartelli di rispondere efficacemente alle minacce provenienti dalle agenzie governative, messicane e statunitensi.
La loro vendita non Γ¨ limitata in alcun modo in Messico, nonostante lβelevato costo di listino. Le autoritΓ mancano di meccanismi per tracciare i dispositivi dopo che questi vengono acquistati, in quello che Γ¨ a tutti gli effetti un limbo normativo. La loro diffusione, unita a quella dei droni, denuncia un recente innalzamento del livello dello scontro tra cartelli e autoritΓ statali.
La militarizzazione dei cartelli e il futuro della lotta al narcotraffico
Lβimplementazione degli Uav e di tecnologia correlata Γ¨ solo lβultimo tassello di una strategia volta alla progressiva militarizzazione dei cartelli messicani. Un processo che affonda le radici alla fine del secolo scorso, quando nel 1997 il CΓ‘rtel del Golfo arruolΓ² i disertori del Gafe, le forze speciali messicane, per assorbire tattiche e addestramento militare.
Il processo di militarizzazione subΓ¬ unβaccelerazione durante la presidenza di Felipe Calderon, che durante il suo mandato (2006-2012) dichiarava guerra ai cartelli, portando alla morte di circa 60mila persone.
Lβimplementazione progressiva delle tattiche di combattimento di tipo militare, unita ad armamenti di ultima generazione conferiscono oggi ai cartelli la possibilitΓ sia di espandersi aggressivamente a danno dei propri rivali, che di contrastare le iniziative delle forze di sicurezza statali.
Lβutilizzo delle Forze armate a fianco della polizia locale e federale da parte del governo messicano ha funto da catalizzatore, trasformando le gang criminali da piccoli gruppi armati a organizzazioni paramilitari dotate di armamenti di grosso calibro, esplosivi e tecnologia di ultima generazione quali i droni.
Oltre a ciΓ², i cartelli hanno espanso le loro capacitΓ di azione nel cyberspazio, utilizzato non solo per vendere droga e riciclare denaro, ma anche per bersagliare figure scomode quali giornalisti, politici e attivisti tramite strumenti come gli spyware.
In termini militari e tecnologici il cartello piΓΉ avanzato Γ¨ il Cjng, avanguardista nellβutilizzo degli Uav giΓ dal 2017. La sua suddivisione in unitΓ con compiti specifici conta molteplici gruppi specializzati, sottoposti a mesi di addestramento base e speciale.
La struttura militare dei cartelli pone oggi una seria sfida sia per le autoritΓ messicane che per quelle oltre frontiera. La guerra ai narcotrafficanti da parte di Washington deve oggi poter evolversi non solo nel contrasto diretto al fenomeno, ma anche a tutte le attivitΓ collaterali come il traffico di armi e tecnologia proveniente dagli Stati Uniti.
Parimenti un maggiore controllo su ex appartenenti alle forze speciali (spesso reclutati dai cartelli) per lβaddestramento puΓ² fungere da strumento per limitare le possibilitΓ dei cartelli di accedere a specifiche conoscenze tecniche e tattiche.
Nel mutevole scenario della guerra al narcotraffico, i cartelli oggi possono schierare uomini addestrati e strumenti allβavanguardia, con il rischio concreto per le agenzie federali americane di trovarsi coinvolte in un conflitto con attori militarizzati.
Quale che sia lβevoluzione di questo scontro, lβunica certezza per Washington Γ¨ la necessitΓ di cooperare con CittΓ del Messico per tentare di arginare il problema.
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