๐บ๐ธ๐ท๐บ Ucraina: negoziati Usa-Russia verso lo stallo
Mosca e Washington faticano a trovare un accordo; scopri il nuovo numero di Aliseo
Nellโuscita di oggi
๐บ๐ธ๐ท๐บ Il punto dei negoziati tra Stati Uniti e Russia
๐บ๐ธ๐ท๐บ Il punto dei negoziati tra Stati Uniti e Russia
di Michele Ditto
Che la prospettiva di una pace immediata in Ucraina sventolata da Donald Trump in campagna elettorale fosse una falsa promessa mirata a raccogliere piรน voti รจ ormai una certezza appurata dai fatti: i negoziati tra le delegazioni russe e americane iniziati lo scorso 18 febbraio a Riad si stanno avvicinando a una fase di stallo.
Lโ11 aprile, poche ore prima del terzo incontro tra lโinviato speciale Steve Witkoff e il leader russo Vladimir Putin a San Pietroburgo, il presidente americano scriveva sul suo social network, Truth, un messaggio carico di frustrazione a proposito dello stato delle trattative in corso: ยซLa Russia deve darsi una mossa, troppe persone stanno morendoยป.
Anche in quel caso niente da fare per lโimmobiliarista del Bronx, che non รจ riuscito a portare a casa lโambito cessate il fuoco che Washington chiede ormai da piรน di un mese a Mosca, raggiunto solo parzialmente nel Mar Nero e, ancor prima, sulle infrastrutture energetiche a seguito del colloquio telefonico fra Trump e Putin del 18 marzo.
Dโaltronde, lo aveva anticipato Dmitrij Peskov, il portavoce del Cremlino, di non aspettarsi ยซconclusioni storicheยป dallโincontro dellโ11 aprile. Svolte che non sono arrivate nemmeno dal vertice di mercoledรฌ 16 a Istanbul, dove il tema dell'Ucraina non รจ stato trattato; si รจ invece discusso della normalizzazione delle attivitร delle rispettive missioni diplomatiche.
Una tregua completa, e ancor piรน una pace duratura, sembra quindi ancora distante. Kiev mantiene una posizione rigida quanto quella di Mosca, che rimane inflessibile su tutte le sue richieste. Washington tenta una mediazione complessa, che potrebbe risolversi con un rafforzamento delle sanzioni contro la Russia o, addirittura, mediante lโinvio di nuove armi allโUcraina.
Come affermato dal segretario di Stato americano, Marco Rubio, venerdรฌ 18 aprile a Parigi: ยซnon continueremo con questo sforzo per settimane o mesi. Dobbiamo capire molto rapidamente, parlo di pochi giorni, se tutto questo รจ fattibile nelle prossime settimane. Se non รจ possibile [โฆ] allora credo che il presidente sia ormai pronto a dire 'bene, รจ finita'ยป.
La posizione americana
Per prima cosa, la Casa Bianca deve limitare le fughe in avanti degli europei, che dal punto di vista americano rischiano di danneggiare le trattative in corso. La riapertura del dialogo con le cancellerie del Vecchio Continente รจ avvenuta giovedรฌ 17 aprile a Parigi, dove si sono incontrati Rubio, Witkoff e il presidente francese Emmanuel Macron, fautore della cosiddetta โcoalizione dei volenterosiโ.
Frenare lโattivismo francese sul tema delle garanzie di sicurezza da offrire a Kiev (che Washington per ora si rifiuta di concedere) potrebbe essere un modo per rassicurare il Cremlino, che ha piรน volte ribadito la sua ferma opposizione a qualsiasi presenza di militari occidentali in Ucraina, anche sotto forma di forza internazionale di peacekeeping.
D'altro canto, simulare una riconciliazione con gli europei e considerare seriamente le loro offerte potrebbe indicare ai russi che la pazienza degli americani non รจ infinita. Alcuni esponenti dell'amministrazione Trump stanno infatti spingendo per un atteggiamento piรน rigido nei confronti della Russia, soprattutto riguardo alle sue reali intenzioni di concludere la guerra.
Tra gli "scettici" ci sarebbero Rubio e l'inviato speciale per l'Ucraina Keith Kellogg (promotore di un piano di pace subito osteggiato da Zelensky), i quali suggeriscono prudenza nei rapporti con Putin e un approccio fermo contro le richieste russe di concessioni territoriali da parte di Kiev. Tuttavia, almeno per ora, Trump sembra continuare a supportare la posizione di Witkoff, tra i trumpisti piรน vicini a Mosca.
Lo dimostra soprattutto la mancata condanna per la strage della Domenica delle palme a Sumy. La Casa Bianca ha infatti deciso di non firmare al G7 il documento di condanna dellโattacco missilistico che ha provocato 35 morti e 120 feriti. Un gesto che ha sollevato aspre critiche contro lโattuale amministrazione americana, descritta come ingenua e manipolata dai russi.
Cosa vogliono i russi
ยซLa richiesta di Putin รจ quella di arrivare a una pace permanente [โฆ] la chiave dellโaccordo complessivo riguarda i cosiddetti cinque territori, ma cโรจ molto di piรน: ci sono protocolli di sicurezza, lโarticolo 5 della Nato, insomma, ci sono molti dettagli allegatiยป. Cosรฌ Witkoff ha riassunto in poche parole la posizione russa, ribadita da Putin nei colloqui avvenuti nella biblioteca presidenziale โBoris Eltsinโ di San Pietroburgo.
I territori in questione sono gli oblast di Crimea, Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhya e Kherson, che Mosca vuole riconosciuti come regioni appartenenti alla Federazione Russa, sebbene le Forze armate del Cremlino non li occupino interamente (eccetto la penisola di Crimea). A questa richiesta si aggiunge quella di vietare lโadesione dellโUcraina nella Nato โ ma non allโUnione Europea โ e di assicurare la neutralitร del Paese.
Piรน che richieste, per Mosca queste sono necessitร imprescindibili, non trattabili. Bisogna ricordare, al di lร della propaganda sulla protezione dei russofoni, che la Russia ha iniziato la guerra proprio per evitare che lโUcraina entrasse definitivamente nellโorbita euroatlantica.
Dunque, qualsiasi alternativa a queste proposte sarebbe percepita come una sconfitta da parte dei russi, specialmente dopo aver sacrificato sul campo centinaia di migliaia di soldati.
Se Putin vedesse soddisfatte le sue richieste oggi, non avrebbe intenzione di continuare la guerra. Il leader russo prende tempo perchรฉ non puรฒ fare altrimenti, sperando che una migliore situazione sul campo di battaglia dia maggiore forza alla posizione negoziale di Mosca, che per questioni di reputazione (giร compromessa dalla pessima prestazione militare dei primi anni di guerra) non puรฒ accettare un accordo che non sia โalle sue condizioniโ.
Tuttavia, anche gli americani hanno una reputazione da difendere e cedere completamente alle richieste del Cremlino non contribuirebbe in tal senso. ร questo il cortocircuito che rende i negoziati alquanto difficili. Posta la necessitร di Trump di chiudere in fretta il capitolo Ucraina, non si puรฒ escludere unโescalation nel futuro prossimo se non si raggiungerร un accordo. Resterร comunque difficile piegare la Russia su un dossier che considera vitale, per usare un eufemismo.
Russia e Stati Uniti continuano a non โcapirsiโ
Lโesito dei colloqui tra russi e americani dipende soprattutto dalle capacitร delle parti di comprendere i rispettivi interessi, paure e percezioni. Una capacitร che รจ mancata negli ultimi ventโanni, portando le due potenze a un passo dallo scontroโฆ
Il mondo dei russi รจ la rivista di Aliseo dedicata alla geopolitica della Russia, in cui dedichiamo ampio spazio al tema, provando a rispondere ad alcune domande fondamentali: quali sono i motivi per cui รจ scoppiata la guerra? Perchรฉ Washington e Mosca faticano cosรฌ tanto a capirsi? Perchรฉ lโUcraina conta cosรฌ tanto?
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